VADEMECUM PER IL GIORNO DEL RICORDO
In questa seconda edizione, abbiamo tenuto conto delle osservazioni e richieste che ci sono pervenute nei mesi scorsi.
Ad esempio, ci è stato fatto giustamente notare che la storia della crisi adriatica non comincia nel 1918, perché le conflittualità nazionali erano di più lunga data. Così, abbiamo aggiunto altre tre schede riguardanti I conflitti nazionali, L'irredentismo italiano e L'irredentismo sloveno e croato.
Abbiamo poi riformulato la voce Negazionismo, per articolarla meglio e fare un po' di chiarezza sui correlati termini Riduzionismo e Giustificazionismo.
Nella sezione sulla memoria, abbiamo inserito una nuova scheda per mettere a fuoco il rapporto fra Memoria e storia ed abbiamo ripreso il tema nelle FAQ, per discutere di Memoria condivisa e Percorsi di riconciliazione.
Sempre nelle FAQ, abbiamo affrontato la questione, che ci è stata molte volte proposta, del possibile paragone tra foibe, esodo e Shoah.
Infine, nella sezione dedicata alle immagini abbiamo cercato di spiegare quali sono sia i limiti che le possibilità di utilizzo didattico delle cosiddette "carte etniche", che tanta fortuna hanno avuto il secolo scorso sia fra gli studiosi che fra i politici dalle varie parti del confine.
Naturalmente, non credo proprio che abbiamo accontentato tutti, né questo del resto è lo scopo del prodotto. La finalità rimane infatti quella della prima edizione: offrire uno strumento di prima consultazione, il più possibile rigoroso anche se sintetico, a quanti (in primo luogo giornalisti, insegnanti, politici) hanno bisogno di un'informazione di base sui temi legati al Giorno del ricordo nell'imminenza del 10 febbraio. Per questo, ci siamo impegnati ad utilizzare un linguaggio il più possibile neutro (le passioni poi, se ritengono, le reitrodurranno gli utenti) ed abbiamo cercato di offrire risposta ai quesiti che più frequentemente ci vengono rivolti da molti anni a questa parte.
Ogni anno, nell’imminenza del 10 febbraio, operatori politici, della comunicazione e della scuola si trovano a dover commentare i passaggi cruciali di una storia obiettivamente complessa come quella della Frontiera adriatica nel ‘900. Nella miriade di voci è difficile trovare informazioni rigorose e sintetiche, mentre abbondano semplificazioni e deformazioni interpretative. Il Vademecum vuole offrire un contributo di chiarezza e praticità di consultazione. Il prodotto è suddiviso in capitoli, in ordine cronologico: questioni generali, fascismo di confine, occupazioni italiane in Jugoslavia, foibe, esodo. Segue poi una sezione dedicata alle domande più frequenti. Ulteriori strumenti sono una bibliografia sintetica, le foto e le mappe storiche, tutte libere da diritti. I testi sono di Gloria Nemec, Raoul Pupo e Anna Vinci, le mappe di Franco Cecotti.
Il Vademecum non vuol essere un compendio generale di storia delle regioni adriatiche, ma un sussidio specifico dedicato a chi si trova ad occuparsi dei temi maggiormente legati alla celebrazione del Giorno del Ricordo. Non vengono perciò in questa sede affrontati altri problemi di pur fondamentale importanza per la storia di confine, quali l’occupazione nazista ed i movimenti resistenziali.
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