Le vicende che interessarono Gorizia e il suo territorio durante il conflitto sono strettamente collegate al contesto internazionale. Non si possono dimenticare l’appartenenza di Gorizia all’Impero asburgico, il coinvolgimento dei suoi cittadini negli eventi bellici che videro impegnate le truppe austro-ungariche fin dal 1914, e naturalmente i sanguinosissimi scontri che si svolsero sul fronte dell’Isonzo. Gorizia è l’unico centro urbano di rilievo del fronte austro-italiano ad essere stato in prima linea per buona parte del conflitto, abitato da una popolazione più o meno numerosa durante tutta la guerra, occupato a turno dagli eserciti contendenti. Se a ciò si aggiunge la composizione plurinazionale della città, ne risulta un assieme di dinamiche politiche, sociali e nazionali che meritano uno sguardo particolare. Verranno esaminate le esperienze dei combattenti sotto le insegne asburgiche, che si videro proiettati nei più vari contesti bellici, dalla Galizia ai Balcani; l’esperienza della prigionia che molti di loro fecero nelle diverse regioni dell’Impero zarista, il coinvolgimento nella rivoluzione russa e nella guerra civile. Dall’altro lato del fronte oggetto di indagine saranno quanti scelsero di passare la frontiera e rifugiarsi in Italia, per sfuggire alle probabili azioni repressive delle autorità austriache o anche per arruolarsi quali volontari nell’esercito italiano. Infine ci si occuperà delle conseguenze della guerra sui civili, focalizzando l’attenzione sulla vita in una città ed un territorio sottoposti a bombardamenti pressoché quotidiani, nonché sulle vicende di quanti furono costretti a lasciare Gorizia ed altri centri dell’Isontino e vivere una lunga e problematica profuganza nelle regioni dell’hinterland austriaco o nella penisola italiana.