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Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia
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Vademecum per il giorno del ricordo - Priročnik o Dnevu Spomina
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I Quaderni di Qualestoria

Andrea Dessardo, "Vita Nuova" 1945-1965. Trieste nelle pagine del settimanale diocesano

Dalla lotta politica in difesa dell'italianità a una proposta di normalizzazione e di allargamento della base democratica alle sinistre ed alla minoranza slovena. Questi, in sintesi, i compiti che si assunse la Democrazia cristiana nel corso dei primi vent'anni della sua azione di governo a Trieste, dal 1945 al 1965: si trattò di un'evoluzione culturale netta, ma che non avvenne d'improvviso, maturando invece progressivamente, e non senza contraddizioni. Tale dibattito trovò ampio spazio sul settimanale diocesano “Vita Nuova”, cui il presente lavoro ricorre per la prima volta quale fonte primaria per ricostruire le tappe del travagliato percorso politico e generazionale interno non solo al partito, ma al più complesso mondo cattolico triestino. 

Fiume D'Annunzio e la crisi dello Stato liberale in Italia, a c. di Raoul Pupo, Fabio Todero

 Il libro raccoglie i testi del ciclo di conversazioni «Fiume, D'Annunzio e la crisi dello Stato liberale in Italia», organizzato nel corso dell'anno accademico 2009-2010 nell'ambito del corso di storia contemporanea della Facoltà di scienze politiche dell'Università di Trieste. Il Quaderno tocca tematiche diverse, dalla storia diplomatica a quella militare a quella culturale; pone in luce i legami fra l'avventura fiumana e la crisi dello Stato liberale in Italia; indaga i rapporti tra fiumanesimo e fascismo sia a livello più generale, sia in ambito giuliano attraverso l'analisi del fascismo di confine; dà conto delle novità introdotte da D'Annunzio e i suoi seguaci nel dibattito politico del tempo, discutendo contenuti e significati della Carta del Carnaro e soffermandosi sul culmine raggiunto per opera di D'Annunzio dal 

Teodoro Sala, Storia e impegno civile. Con gli Atti della giornata di studio in ricordo di Teodoro Sala


Il volume raccoglie alcuni saggi pubblicati da Teodoro Sala, oggi difficilmente reperibili, dedicati per lo più alla storia della Venezia Giulia negli anni del fascismo. La seconda parte ospita invece gli Atti della giornata di studio in ricordo di Teodoro Sala e comprende scritti di Marco Dogo, Giovanni Miccoli, Luigi Ganapini, Milica Kacin Wohinz, Claudio Venza, Aurora Delmonaco, Fabio Francescato, Tristano Matta, Adriano Andri. Con una introduzione di Gian Carlo Bertuzzi.

 Nevenka Troha, Chi avrà Trieste? Sloveni e italiani tra due Stati. 

Non si tratta soltanto della centralità del tema e del periodo preso in esame in questo volume, dalle liberazioni di Trieste al Trattato di Pace, oggetto di un ormai ampio ventaglio di studi, di analisi e di interpretazioni non certo convergenti, ma anche dell’opportunità che esso offre di far conoscere agli storici e al pubblico italiani uno dei frutti della più recente e qualificata storiografia slovena su Trieste e la Venezia Giulia, con un’organicità e completezza che i più brevi saggi finora disponibili in italiano della medesima Autrice e di altri studiosi non potevano offrire. Ci viene soprattutto offerta la possibilità di conoscere le vicende, gli atti, gli atteggiamenti, il clima politico e sociale di Trieste e della Venezia Giulia alla fine della Seconda guerra mondiale dal punto di vista degli organismi politici, militari, di 

Teodoro Sala, Il Fascismo italiano e gli Slavi del sud

Il volume raccoglie i saggi che Teodoro Sala ha dedicato a vari aspetti dell'occupazione italiana della Jugoslavia durante la Seconda guerra mondiale e dei rapporti intercorrenti tra l'Italia fascista e il composito mondo jugoslavo. Si tratta di un tema oggi al centro dell'attenzione della storiografia nazionale e dell'ormai vasto pubblico sensibile alle vicende del confine orientale. Il volume, che si avvale di un'ampia introduzione di Enzo Collotti, raccoglie 14 saggi scritti dall'autore in momenti diversi che suggeriscono spunti e piste di ricerca ancora da percorrere ed è inoltre arricchito da una nota biografica, una nota bibliografica e da tre cartine storiche.

 Diego D'Amelio, Progettare il futuro. Le Acli di Trieste e dell'Istria 1945-1966

"Il libro di Diego D'Amelio costituisce un contributo di grande valore [...]. La storia del laicato cattolico e delle ACLI, in   particolare, non sono un aspetto marginale delle vicende giuliane del secondo dopoguerra. La Chiesa cattolica, rappresentata da una figura di spicco come quella del vescovo mons. Santin, diventa, già a partire dal conflitto mondiale, un punto di riferimento sicuro di fronte al turbinio dei cambiamenti e a vantaggio della popolazione civile, attraversata da violenze e paure. In una città tradizionalmente laica come Trieste, tutto ciò è indubbiamente una novità importante. Diego D'Amelio ha il merito di indagare con attenzione questo fenomeno che rappresenta un elemento di svolta  nel panorama politico e culturale triestino". (A. M. Vinci)

 Fabio Todero, Orizzonti di guerra. Carso 1915-1917

Tra il 1915 e il 1917 il Carso goriziano e il lembo più occidentale del Carso triestino furono protagonisti della guerra italo-austriaca che vi ha lasciato segni indelebili, modificandone in parte il paesaggio. Con quali occhi le centinaia di migliaia di italiani che furono inviati a combattere sul Carso videro quel paesaggio, allora così tragicamente segnato dal conflitto? In quale modo esso fu narrato a quanti erano rimasti a casa? Quali elementi furono utilizzati da subito per dar fiato alla voce della propaganda e che immagine se ne diffuse nel paese? Quale idea di questa regione fu poi elaborata dalla memoria collettiva degli italiani, quali differenti sfumature si possono cogliere nei racconti dei semplici soldati o in quelle degli ufficiali?

Atlante-Dizionario del 1914/15

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Si comunica che da martedì 27 dicembre 2016 fino a giovedì 5 gennaio 2017 l'Istituto rimarrà chiuso.

Tutti i prestiti in scadenza in tale periodo saranno prorogati d'ufficio.

Riapriamo lunedì 9 gennaio 2017.

Buone feste e buon anno nuovo a tutte e a tutti